Descrizione
La falesia di Frosolone (IS) è una tra le più importanti del centro sud d'Italia. Situata ad una quota di circa 1200 mt sulla montagna del paese omonimo, in località chiamata “Morgia Quadra”, è caratterizzata da un ambiente arido, di amena bellezza ed è costituita da massi, detti "morge", di circa 20/30 mt di altezza di un calcare grigio, compattissimo e molto liscio che la incorniciano in un paesaggio lunare. Diversamente dalla maggior parte delle falesie, quella di Frosolone si distingue con le sue morge sparse un po' qui un po lì lungo il sentiero principale, massi che si lasciano abbracciare ed avvolgere trasmettendo al climber un maggiore senso di libertà e di spazio. Questa caratteristica la rende abbastanza unica e speciale, insomma un vero parco giochi naturale per gli scalatori.
Gli appigli sono prevalentemente buchi, spesso finti e svasati ma “dolci” che consumano sicuramente più le energie che la pelle. Da ciò ne risulta una scalata, maggiormente su placche verticali o poco aggettanti, dalla difficile lettura che richiede passaggi spesso obbligati nei quali è richiesta una buona componente di forza e contemporaneamente un uso meticoloso dei piedi. Ci troviamo quindi di fronte ad un' arrampicata molto tecnica, boulderosa e discontinua che fa si che le valutazioni delle difficoltà siano piuttosto “strette” anche perchè, tra la metà degli anni '80 e '90, nell' ambiente romano che ha segnato la prima valorizzazione della falesia, la gradazione era abbastanza severa e tale è rimasta ancora oggi. Per i motivi anzidetti, gli itinerari provati “a vista” sono difficili da realizzare e permettono pochi margini di errore.
Il periodo migliore per scalare sono le mezze stagioni e l'estate nelle ore fresche e al riparo dal sole. In inverno è possibile scalare anche con la neve, se la montagna non è sommersa come spesso accade, ma solo nelle giornate assolate e in assenza di vento. E' proprio il vento che va sempre monitorato. Infatti, proveniente da tutte le direzioni di O, con intensità da moderato/forte a molto forte è veramente fastidioso e rende la scalata quasi impossibile (non a caso ci troviamo nei pressi di una centrale eolica). In estate, tuttavia, una leggera brezza secca dalle direzioni di O rende ottime le condizioni di aderenza; se assente, al contrario, si avverte afa ed umidità.
Attenzione ai temporali pomeridiani e ai fulmini che nel periodo estivo colpiscono spesso la falesia.
I massi si raggiungono facilmente, in circa 15minuti, con un sentiero abbastanza comodo che parte da un abbeveratoio, posto in mezzo ad un prato, giusto sotto la strada dove è possibile parcheggiare.
Non solo ogni arrampicatore, ma chiunque si trovi immerso in questo paesaggio bucolico, deve sentire il dovere di mantenerlo incontaminato così come natura ci ha regalato. Rispettiamone la flora e la fauna; evitiamo di arrampicare dove c'è un nido; evitiamo un uso eccessivo di magnesite; ripuliamo le vie dopo ogni salita; evitiamo schiamazzi; riportiamo alle macchine i nostri rifiuti. Ricordiamo che siamo ospiti di un luogo che è patrimonio di tutti.
LA GUIDA
Nella realizzazione della guida, per quanto riguarda le difficoltà degli itinerari, ho mantenuto mediamente, con qualche ritocco, la severità che gli è stata data dai primi apritori. Ho dato doppia valutazione alle vie meno ripetute o a quelle con passaggi un po' morfologici in modo da essere più oggettivo possibile.
Per la classificazione dei blocchi ho considerato non solo il numero dei percorsi o la bellezza degli stessi che li valorizzano ma anche la “storicità” del masso e la sua fruibilità nell' arco della giornata nel maggiore afflusso estivo (molti blocchi sono esposti al sole già dalla tarda mattinata, come nel caso della fascia alta, numerati da 1 a 5). Per quanto riguarda la bellezza delle vie ho preso in considerazione più aspetti: la qualità della roccia, i percorsi maggiormente più lunghi, l'importanza storica dell' itinerario ed anche la particolarità delle sequenze che li caratterizzano. Ho ritenuto specificare per ogni via l' orientamento ed anche le ore ideali per scalare durante l'estate. Questo perchè i blocchi sono scalabili su più lati e perchè si creano dei giochi d'ombra dovuti alla vicinanza degli stessi (logicamente durante l'inverno, quando si scala al sole, le ore migliori si invertono).
Mi è stato assai difficile segnalare solo una trentina di vie da non perdere, tra le 330 di Colle dell’Orso Classica. Tuttavia, trattandosi di una guida digitale, avrò la possibilità di apportare eventuali integrazioni e modifiche nei prossimi aggiornamenti.
FROSOLONE
Frosolone è un piccolo paese di circa 3000 abitanti situato a 900mt di altezza in provincia di Isernia, circondato da verdi prati, secolari boschi di faggi, laghetti e corsi d’ acqua presso i quali è possibile incontrare tranquille greggi, mandrie di mucche al pascolo ed anche cavalli allo stato brado. In quest’ area montana lontana da elementi inquinanti, grazie ad una natura tanto generosa, la produzione artigianale di ottima qualità di formaggi, latticini, carni e salumi rappresenta il fulcro dell’ economia locale. Non mancano i tartufi bianchi e neri, ed un’ ampia varietà di funghi, preziosi elementi della ristorazione del posto.
Il centro storico è accessibile da tre antiche porte principali ad arco: Porta S. Maria, Porta S. Pietro, Porta S. Angelo. E' molto caratteristico con tutto il suo fitto articolarsi di vicoletti, chiese, palazzi monumentali e piazze assi suggestive dove predomina la pietra lavorata da abili scalpellini del posto.
Di antichissima tradizione è l’arte della lavorazione del ferro tramandata da secoli: coltelli, forbici, pugnali, sciabole, una vasta gamma di attrezzi da taglio. Vere opere d’arte forgiate a mano che si possono acquistare nelle varie botteghe ancora presenti sul territorio. Nel Museo dei Ferri Taglienti, ristrutturato di recente, possiamo ritrovare oggetti antichi e di valore accuratamente conservati. Ogni anno ad agosto (l’ 11, il 12 ed il 13) la “Mostra del Mercato Nazionale delle Forbici e dei Coltelli” e la “Festa della Forgiatura” attirano numerosi visitatori.
Probabilmente la prima Frosolone era un villaggio sannita, l’ antica Fulsulae, situato sulla montagna nella zona chiamata Le Civitelle, a circa 1200mt. Qui è ancora possibile vedere i resti delle vecchie mura ciclopiche. Dopo la disfatta delle Forche Caudine, i romani distrussero tutte le città sannitiche e da allora si presume che le genti del villaggio sopravvissute fossero scese dalla montagna, stanziandosi più a valle, dove sorge oggi Frosolone. Le prime lavorazioni di metalli utili all’ agricoltura e alla pastorizia risalgono, probabilmente, all’ invasione dei Longobardi nel sud d’ Italia (V secolo dopo Cristo). Nei secoli successivi queste lavorazioni si sono concentrate maggiormente nella produzione di forbici e coltelli.
L’ ameno paesaggio che circonda il paese rende possibili numerose attività all’ aria aperta sia negli ampi prati verdi che nei boschi: dal parapendio, al trekking, alla mountain bike, alle passeggiate a cavallo, per arrivare all’ arrampicata che qui costituisce la principale attrattiva sportiva.
Infine per i visitatori si ricorda che ogni anno, dal 1 al 15 agosto, in paese si svolgono sagre, manifestazioni, attrattive culinarie e non come: “la Sfilata dei Carri allegorici” (primo di agosto), “la Cagliata” con la dimostrazione pratica della trasformazione del latte in formaggi ecc..
RINGRAZIAMENTI
Per finire, esprimo la mia gratitudine a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questa guida. Ringrazio Luca Bevilacqua detto Bibo, Mauro Calibani, Paolo Caruso, Nicola Cosenza, Massimo Gambineri, Andrea Imbrosciano, Silvia e Sebastiano Labozzetta, Mati Logoreci, Gianluca Mazzacano, Fiorino Moretti, Riccardo Quaranta, Carmine e Pietro Radassao, Maurizio Riganelli che, con i loro preziosissimi ricordi, appunti e racconti hanno consentito di riportare alla luce buona parte della storia di Colle dell’ Orso, itinerario per itinerario. Ringrazio Norma Mercuri per il supporto e Carmela Malomo per la parte sulla georeferenziazione.
Accesso Stradale
DA BARI
Da Bari dirigersi verso Foggia e poi proseguire per Campobasso. Da Campobasso prendere la SP 160 Fondovalle del Rivolo percorrendola tutta per poi immettersi sulla SS 647 fondovalle del Biferno direzione Boiano/Isernia. Percorrerla fino al bivio di Frosolone prendendo la SP 42 ed immettersi sulla SS618 fino al paese. Dal paese seguire le indicazioni per Sessano del Molise; arrivati al bivio, nei pressi dell' eremo di S. Egidio, svoltare a dx verso Sessano e dopo circa due km parcheggiare nei pressi di una costruzione in pietra a ridosso della strada, sul lato destro. I blocchi sono ben visibili sulla dx. Dalla macchina scendere giù verso un fontanile da dove inizia un evidente sentiero che porta alle pareti.
DA ROMA E DA NAPOLI
Sia da Roma (per chi viene da Nord) che da Napoli (per chi viene da Sud) prendere l' autostrada A1 uscendo a S. Vittore; da qui dirigersi verso Isernia; seguire poi le indicazioni per Sessano del Molise prendendo la SS650; dal paese seguire le indicazioni per Frosolone percorrendo una strada di montagna; pochi km prima (circa 5) di raggiungere il paese di Frosolone parcheggiare nei pressi di una costruzione in pietra a ridosso della strada, sul lato sinistro; i blocchi sono ben visibili verso valle sulla sx. Dalla macchina scendere giù verso un fontanile da dove inizia un evidente sentiero che porta alle pareti.
DA SALERNO
Da Salerno seguire per Bn poi per Campobasso sulla SS87 fino al bivio Bologna/Taranto/Foggia/Campobasso; da qui sulla SS17 svoltando subito dopo in direzione Bologna/Taranto/Termoli immettendosi prima sulla SS647 Dir A Fondo Valle del Biferno poi subito dopo sulla SS647 Fondo Valle del Biferno fino al bivio di Frosolone. Qui prendere la SP42 ed immettersi sulla SS618 fino al paese. Da Frosolone seguire le indicazioni per Sessano del Molise; all’ eremo di S. Egidio svoltare a dx verso Sessano e dopo circa due km parcheggiare nei pressi di una costruzione in pietra a ridosso della strada, sul lato destro. I blocchi sono ben visibili sulla dx. Dalla macchina scendere giù verso un fontanile da dove inizia un evidente sentiero che porta alle pareti.
DA PESCARA
Da Pescara prendere l'autostrada adriatica verso Bari; uscire a Montenero di Bisaccia/Vasto Sud-San Salvo. Seguire per Isernia prendendo la SS650 fino al bivio di Civitanova S./Frosolone/Pietrabbondante/Duronia. Da qui prendere la strada provinciale Frosolone Civitanova ed in circa 10 km si arriva a Frosolone. Dal paese seguire le indicazioni per Sessano del Molise; all' eremo di S. Egidio, svoltare a dx verso Sessano e dopo circa due km parcheggiare nei pressi di una costruzione in pietra a ridosso della strada, sul lato destro. I blocchi sono ben visibili sulla dx. Dalla macchina scendere giù verso un fontanile da dove inizia un evidente sentiero che porta alle pareti.