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Così parlò Andrea Imbrosciano

Una mattinata a tu per tu con il profeta burino.

A lui temo non farà gran piacere, ma quando penso all’Andrea la prima parola che mi s’appiccica in zucca è eretico. Eretico non quanto un Fra Dolcino o un Tommaso Moro, ma volendo fare quelli che vanno in cerca di radici: eretico come quelli che fanno una scelta; e Imbrosciano è sicuramente un soggetto che ha scelto (a volte anche di non farsi capire).

Partito da Sora, una non così piccola cittadina del frusinate, quando ancora i dinosauri scorrazzavano fieri per le lande, ha presto iniziato a combinarne di ogni, dalle Dolomiti al Gran Sasso, dalle isole del Mediterraneo insino alla perfida Albione. Ha vissuto le rampichevoli epoche  degli Eighties&Nineties in tutto il loro dilettevole orrore innaffiando (con non poco vino) e coltivando un senso critico al vetriolo.

Pubblicato una settimana fa sulla rivista Alpinismi, che possiede tutti i diritti e che ringraziamo per la gentile concessione.